La storia della Gastronomia Barozzini inizia qualche decina di anni fa, più precisamente intorno al 1970 quando a Fiorano nel supermercato Barozzini Gino i miei genitori iniziavano il percorso che mi ha portato ad aprire il banco al mercato Albinelli.
Ho iniziato il mio viaggio nel mondo della gastronomia a 13 anni, quando alla fine delle scuole medie ho iniziato a lavorare proprio in questo negozio di alimentari, imparando il mestiere e le sue attività ed arti, come il disossamento e la lavorazione delle carni fresche, dei prosciutti e dei salumi, ma anche il profondo rispetto verso il cliente e il rapporto con i fornitori.
Nel 1994 ho aperto il laboratorio dove produco tutt’ora la pasta fresca fatta a mano a Fiorano, facendo coincidere tradizione e ingredienti selezionatissimi. Nel laboratorio lavorano solo persone appassionate del proprio lavoro, che oltre alla maestria mettono passione nel prodotto.
Dopo il successo del laboratorio fu quindi nella primavera del 2000 decisi di aprire il banco: sapevo che anche nell’era degli ipermercati la gente amava ancora girare tra i banchi del mercato, con un contatto più fisico con commercianti e prodotti. Poter fare questa esperienza nel cuore della mia Modena era per me una grandissima e interessantissima possibilità.
Proprio per la mia storia di tradizione umana e lavorativa seleziono i prodotti andando a cercare produttori che lavorano ancora artigianalmente i prodotti, per proporre quelli che io chiamo “i sapori dimenticati”: ad esempio l’ Antico Nero di Parma, un “prosciutto di una volta” lavorato artigianalmente, o la mortadella Favola di Palmieri, unica in cotenna altamente digeribile, un tipo di lavorazione oggi molto rara.
Sono convinto infatti, per esperienza e per intuizione, che le persone non si tirino indietro nello spendere qualcosa di più per mangiare bene, per il piacere di sedersi in tavola alla Domenica con la propria famiglia e i propri ospiti ed offrirgli un prodotto di altissima qualità, qualcosa che renda ancora più piacevole stare in compagnia.